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lunedì 6 giugno 2016

#RecensioniPerEsordienti: Il sorpasso dell'irrealtà, Anemone Ledger

Ecco con un nuovo appuntamento dedicato agli scrittori esordienti, nato in collaborazione con il sito http://www.recensioniperesordienti.it/ per proporvi recensioni, focus e interviste agli autori che si affacciano per la prima volta nel variegato mondo letterario che noi lettori famelici tanto amiamo.

Per chi di voi ancora non lo conoscesse, provvedete subito, mi raccomando: RecensioniPerEsordienti.it è un portale online nato dalla passione di un gruppo di ragazzi per la lettura, la scrittura e la narrativa, un team che ha tanta voglia di mettersi in gioco e diffondere la cultura nel web, un team ben consolidato di cui faccio parte anch'io, con grande piacere.

E allora proseguiamo con la nostra avventurosa partnership con la recensione di una giovane autrice che promette decisamente bene: quest'oggi parliamo di "Il sorpasso dell'irrealtà" di Anemone Ledger: buona lettura!


Violenza, angoscia, inquietudine, solitudine, ossessione: questi sono soltanto alcuni degli ingredienti che rendono così “appetitosa” una raccolta di racconti come “Il sorpasso dell'irrealtà”, una silloge a metà tra noir, thriller e horror nata dalla penna (e dalla fantasia) di una giovane e talentuosa autrice, Anemone Ledger, 17 anni appena, ma di una bravura incredibilmente matura.

Ogni racconto della raccolta segue uno sviluppo narrativo proprio, assolutamente personale, ma un unico fil rouge percorre l'intera opera, quello del pathos narrativo sempre crescente, che non cala nello sviluppo della narrazione.
   Oltre al talento, la Ledger mostra anche un coraggio da vendere: infatti iniziare un volume con un tema scomodo e difficile da raccontare come il disagio mentale infantile non è certamente una scelta popolare, e rappresenta un incipit potente, che sconvolge il lettore e lo inchioda alle pagine del libro, spaventandolo ed emozionandolo al tempo stesso.

A dare il titolo alla raccolta è, tuttavia, il secondo racconto, particolarissimo: frammenti di diario, lettere personali che ci mostrano universi paralleli fatti di angoscia e paure concrete, nelle quali ognuno di noi può riconoscersi e perdersi, una forma narrativa difficile da gestire ma espressa in maniera magistrale.

Tra gli altri racconti, merita poi una menzione particolare quello dedicato al famoso Pier delle Vigne, uno dei personaggi più controversi dell’Inferno dantesco: l'autrice evidentemente non teme il confronto con l’illustre precedennte, narrando una versione ancor più noir del fatto storico della Commedia, mostrando di possedere una fantasia brillante e fervida, ma anche una solida base letteraria sulla quale reggere il proprio lavoro.

Nel complesso un esordio letterario potente, sorretto da uno stile pulito, cristallino, con continui richiami letterari (viene spontaneo il paragone con la grande tradizione della letteratura gotica, da Mary Shelley ad Edgar Allan Poe e H. P. Lovecraft, e poi ancora Charles Baudelaire e Stephen King) e cinematografici (pescando tra i migliori film horror di questo filone, come Insidious e Sinister) tutti da scoprire e riconoscere; una raccolta imperdibile, assolutamente consigliata.

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