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venerdì 11 dicembre 2015

#musica: X Factor 2015, quando il rock, inaspettatamente, trionfa

Inutile ribellarsi, indignarsi e protestare, ormai i talent show sono diventati parte integrante della nostra cultura di massa, e come tali vanno considerati e trattati a dovere.
   Insomma, nulla di più lontano dalla musica di qualità, magari anche di nicchia, o dalle storiche band del passato, ma ci dobbiamo convivere, non c'è scampo.

E allora, per dovere di cronaca (più o meno), ieri sera anch'io mi sono sintonizzata davanti alla televisione, più precisamente su Cielo, e ho guardato la finale di X Factor 2015, pur non essendo affatto una fan sfegatata come accade normalmente all'italiano medio.


E in effetti, mi sono dovuta ricredere: gara decisamente a sorpresa che, nonostante la mia scarsa convinzione iniziale, è poi riuscita a coinvolgermi più del previsto.
   Bravi i cantanti, belle le esibizioni dei giudici (io amo profondamente Skin, nonostante fosse un po' spompata è comunque un'artista di grandissimo livello), finalmente una novità i generi musicali portati in un contesto commerciale e stereotipato come quello dei talent, dove mai avrei pensato di poter udire una canzone dei Foo Fighters in diretta live davanti a migliaia di ragazzotte urlanti e, lasciatemelo dire, venute su a pane e Fragola (Lorenzo). 
   Insomma, stranamente meritatissimi sia il primo che il secondo posto, dove hanno trionfato il bello, fascinoso e talentuoso Giosada, rocker dal cuore tenero, e i sorprendenti Urban Strangers, ai quali non daresti una cicca, ma appena aprono bocca sanno fare faville.


Tuttavia, quest'anno proprio non riesco a comprendere il motivo delle solite, sterili polemiche riguarda il risultato finale e, a costo di sembrare la Selvaggia Lucarelli de noantri, ve lo devo dire: care le mie ragazzine e adolescenti isteriche (e non solo, purtroppo), ma che problemi avete contro Giosada?
   Come fate a criticare una performance da urlo, uno che ha cantato "The best of you" da far venire giù il Filaforum di Assago?

Possibile che, se non sono elementi come Lorenzo Fragola (sì, non mi piace, l'avrete capito, nulla di personale ma proprio nun se po' sentì), Kygo, Michele Bravi e compagnia bella, non vi garbano, gente con un filo di voce, presenze efebiche che rantolano sul palco come se stessero esalando l'ultimo respiro?

Ecchecca... volo, finalmente un uomo con la U maiuscola, uno con una voce roca, vibrante, potente, che viene da un sostrato hardcore, uno che mastica rock e metal da sempre, e si sente, si sente eccome.
   Non vi va giù che abbia vinto un rockettaro? Vi odio un po' ma ve lo concedo, ma almeno riconoscete una caratteristica che, anche con il televisore senza audio, potrete carpire al volo: Giosada, oltre che bravo, è pure 'bbbono.
   Manco questo vi va bene, ormai se non son tutti risvoltini, barbette glitterate, pantaloni stile mi-si-è-allagato-il-soggiorno-e-l'idraulico-è-in-ferie, capello rasato lateralmente e musichetta di Uomini e Donne in sottofondo non li volete?

Io quoto sempre più per il genere pugliese verace con barba (vera), vestito come un cristiano e non un beota, con voce roca e modi a metà tra il riservato e l'ironico, senza svenimenti in diretta o arie da duro con manicure appena fatta e sopracciglia spinzettata.


Ma mi sa che ormai son già di un'altra generazione, voialtre tenetevi pure Lorenzo Fragola, a ognuno ciò che si merita... ;) 

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