Nuovo appuntamento con lo spazio dedicato esclusivamente agli scrittori esordienti, nato in collaborazione con il sito http://www.recensioniperesordienti.it/, un angolino fatto di recensioni, focus e interviste agli autori che si affacciano per la prima volta nel variegato mondo letterario che noi lettori famelici tanto amiamo.
Per chi di voi ancora non lo conoscesse, provvedete subito, mi raccomando: RecensioniPerEsordienti.it è un portale online nato dalla passione di un gruppo di ragazzi per la lettura, la scrittura e la narrativa, un team che ha tanta voglia di mettersi in gioco e diffondere la cultura nel web, un team ben consolidato di cui faccio parte anch'io, con grande piacere.
E allora proseguiamo la nostra avventurosa partnership, con la mia recensione di un giovane esordiente appassionato di fantasy: quest'oggi parliamo di "Viktor" di Francesco Leo: buona lettura!
Rune, magia bianca e nera, sortilegi,
una storia d'amore intrecciata al destino di due ragazzi scelti per
una missione forse più grande di loro: questi gli ingredienti
principali di “Viktor”, romanzo epic-fantasy che segna l'inizio
della Trilogia della Rinascita dell'autore emergente Francesco Leo,
un volume corposo che ci trasporta direttamente nel mondo di Mirthya
cavalcando il destriero della fantasia più sfrenata.
A dare avvio al romanzo è una visione
onirica: in una notte di luna piena, una figura misteriosa si dirige
al galoppo verso i ruderi di un castello, pronto ad affrontare lo
scontro decisivo contro Zergh, Signore dell'Oscurità, un traditore,
che tradì gli altri 8 elementi (Aria, Fuoco, Tuono, Ghiaccio, Luce,
Acqua ed Oscurità) che diedero origine a questo incredibile
universo.
Un sogno, che lascia ben presto spazio
alla concreta e ben tratteggiata figura di Viktor, giovane abitante
del pacifico villaggio di Lezhen, colui che diventerà l'Eletto,
scelto per salvare il mondo in compagnia di Selene, la maga bianca
co-protagonista della storia.
Leggendo le pagine di questo volume la
sensazione di trovarsi in un mondo altro, fantastico e decisamente
suggestivo, è concreta, tangibile, poiché la scrittura è
affascinante e il potere evocativo indubbio; tuttavia spesso il
lettore rischia di cadere in una dilagante e crescente confusione: i
personaggi sono molto (forse troppo) numerosi, spesso tratteggiati
soltanto, per cui faticano a legarsi al resto della storia, mentre il
continuo inserimento di creature fantastiche (centauri, nani, elfi,
vampiri...) risulta in certi tratti un po' forzato, rischiando di
rallentare la lettura, anche a causa della sua notevole lunghezza (le
pagine sono 368).
Nel complesso, le descrizioni sono un
punto di forza perché rendono più veritiero lo sviluppo narrativo
del romanzo, ma al contempo una debolezza nel momento in cui si fanno
eccessivamente prolisse e reiterate.
Proseguendo nell'analisi, positiva la
conoscenza dettagliata del mondo delle rune e dei temi più classici
e prolifici del mondo del fantasy, che denotano un grande amore e una
viscerale passione per questo genere letterario, mentre i risvolti
più romantici rendono la lettura più scorrevole anche se spostano
il piano più su un filone di tipo adolescenziale e giovanile.
Tirando le somme, un romanzo piacevole,
coerente, che tuttavia può essere migliorato rendendo lo sviluppo
della trama più agile e scattante, migliorando la sintesi e
mantenendo la capacità descrittiva e l'entusiasmo che lo scrittore
lascia percepire dalla sua penna.
Vedremo cosa accadrà nei prossimi due
volumi...
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