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giovedì 27 agosto 2015

#arte: Picasso e i suoi "segni dialoganti".

Picasso ad Acqui Terme, a una manciata di chilometri da casa mia, non me lo potevo proprio perdere. E infatti ieri sono finalmente riuscita a visitare la mostra "Picasso. Segni dialoganti" presso il Palazzo del Liceo Saracco di Acqui, aperta dall'11 luglio al 30 agosto 2015 (per chi non l'avesse fatto affrettatevi, avete ancora qualche giorno!), organizzata dalla locale GlobArt Srl.

Una mostra indubbiamente bella e particolare, ma non aspettatevi di trovarci le opere più celebri del maestro spagnolo, della serie "Vado ad Acqui a vedere Guernica", questo proprio no.
   Si tratta di una selezione di opere suddivise in quattro tematiche principali, Mitologia, Figure Femminili, Tauromachia e Natura Morta e Paesaggio, principalmente opere di grafica, in ceramica e olio su tela, accomunate da un unico filo conduttore, il dialogo dei segni. 
   Sì, perché le opere, anche quelle meno realistiche e difficili da comprendere ad un primo sguardo, sono in grado di comunicare con il fruitore, anche il segno più semplice, come nella maggior parte di questi casi, sa trasmetterci un'emozione, e soprattutto un frammento di vita, arte e poetica di uno degli artisti più rappresentativi e geniali dell'intera storiografia artistica. 

Attraversando le varie sale, verremo così a contatto con diverse opere ma, soprattutto, diversi stili, conoscendo ancora una volta la volontà innovatrice e lo sperimentalismo di Picasso, fin dalla giovane età. Ovviamente viene spontaneo partire dall'opera alla quale è stato riservato un posto d'onore, la tela "El pintor y su modelo I", dove troviamo una delle tematiche predilette da Picasso, e spesso ricorrente nella sua produzione artistica: il rapporto tra il pittore e la sua modella, un legame che andava ben oltre il mero lavoro, e che cela una sensualità insita nella fascinazione e nel contesto dell'atto stesso. 
   Ricordiamo come le donne, nell'opera del maestro iberico, siano sempre presenti, letteralmente adorate e mostrate senza veli e senza falsi pudori, in tutta la loro florida e morbida bellezza, a testimonianza della caduta dei tabù e della libertà che si manifestava a Parigi (sua patria d'elezione) all'epoca.



Oltre a svariate opere sulla tematica femminile, colpiscono particolarmente quelle legate al tema della Tauromachia, il combattimento fra tori, un'esaltazione che mescola pura classicità all'ammirazione totale per questi animali così fieri e forti, pur immortalati, spesso, nel momento della lotta, impari, con il matador di turno.  
   Ma non ammiriamo, in questa sezione, soltanto antiche corride e scene affini, anche ceramiche di sapore tribale che raffigurano, solitari al centro di piatti concavi e convessi, tori maestosi, come in "Toro" (pennello, raschietto e penna su pietra), o nella ceramica "Corrida sobre fondo negro".



Estremamente affascinante anche la tematica della Mitologia, dove i centauri si trasformano in matador (ritorna il tema della Tauromachia...), e predominano le figure di Pan (come nell'omonima opera) e di satiri dalle sembianze appena abbozzate, ma altrettanto espressivi. Tocchi di colore, linee nervose e morbide che si alternano formando figure dalla forte caratterizzazione personale ed espressiva.



Infine, la sala con le nature morte, rarissime nella produzione artistica di Picasso, opere dal tratto marcato e deciso, realizzate con penna e pennello nei toni del nero, nature morte che ormai si staccano completamente dalla tradizione realistica in voga fino al tardo Ottocento, che contiene anche alcune raffigurazioni di paesaggi decisamente particolari, come la scena in spiaggia, uno schizzo anch'esso sul nero, quasi un disegno appena abbozzato che abbandona completamente l'idea di prospettiva e sovrappone più piani temporali e dimensionali, rendendo tangibile l'aspetto più emozionale e primitivo, pur senza trascurare quello didascalico specialmente nelle opere legate al mondo contadino e del lavoro in campagna,



Insomma, una selezione di opere minori ma pur sempre estremamente significative, che ci mostrano un Picasso non propriamente cubista come da sempre lo immaginiamo, ma prediligono la raffigurazione del percorso che ha portato questo artista a rivoluzionare l'arte del suo tempo fino ai giorni nostri, con genio, coraggio e una forte umanità.

PS: la mostra è visitabile fino al 30 agosto 2015, dalle ore 10.00 alle ore 12.00, e poi dalle ore 16.30 alle ore 22.30.
Per info: Comune di Acqui Terme - Assessorato alla Cultura 0144/770272, email cultura@comuneacqui.com, sito internet www.comuneacqui.com
               

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