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giovedì 1 ottobre 2015

#libri: Il centro Documentazione Storia Locale di Francavilla Bisio, un piccolo mondo di letteratura locale


Come appare evidente scartabellando un po' nei vecchi e nuovi post di questo blog, solitamente recensisco, parlo e vi propongo, ormai da qualche mese, libri di autori vari, più o meno noti, italiani e internazionali, senza distinzioni.

   Tuttavia oggi ho deciso di fare un'eccezione, e vi parlerò di un libretto piccino piccino, quasi un opuscolo, appena 40 pagine di un volume nato dalla mia esperienza di volontaria del Servizio Civile Nazionale, intitolato “Il Centro Documentazione Storia Locale”.
   Si tratta di una pubblicazione scritta da me medesima sotto la supervisione di Gianna Bagnasco, responsabile della Biblioteca Civica di Francavilla Bisio, un paesino del basso Piemonte al confine con la Liguria.




Un piccolo ma ricco volume che si pone come una sorta di invito alla lettura e alla scoperta di quei veri e propri tesori che anche una biblioteca di paese può custodire, dai libri che si concentrano sulla storia locale a quelli che analizzano aspetti prettamente geografici e territoriali, dall'ambito storico/artistico a quello dell'arte culinaria, dei proverbi, dello sport e delle tradizioni più antiche, per arrivare alla sezione dedicata alla letteratura locale per ragazzi, con un'ampia e originale scelta per tutte le età.
   Un piccolo vademecum per approcciarsi ad una raccolta di libri interessante e mai scontata, un'idea nata in occasione della mostra organizzata lo scorso 25 maggio 2014, "Gli autori del Piemonte", che ha avuto come obiettivo la raccolta e l'esposizione dei testi di cultura locale presenti nella suddetta biblioteca.
   Un progetto ambizioso, che ha "portato alla luce" ben 350 volumi, suddivisi in 14 categorie per le quali ho selezionato altrettanti libri, particolarmente rappresentativi:


  • Piemonte e Monferrato ("Le grandi donne del Piemonte")
  • Alessandria: l'immagine, i personaggi, i ricordi ("Il complesso monumentale di Santa Croce in Bosco Marengo")
  • Novese e dintorni: cartoline di storia ("I giornali di Novi" e "Libarna")
  • Statuti - Araldica ("L'Araldo")
  • Gavi Millenaria: i Cavalieri, il Cortese ("Gavi, un vino, un territorio")
  • Benedicta e le storie partigiane ("I 600 giorni della Guerra di Liberazione nelle Valli Borbera, Lemme, Scrivia e Spinti")
  • Tortona: la Diocesi, le immagini, i vini e i sapori ("A tavola con le nonne")
  • Lorenzo Tacchella (studioso locale, per chi non lo conoscesse; "Sulle origini dei castelli, borghi, villaggi, pievi e chiese monastiche, parrocchie, santuari, cappelle")
  • Società di Mutuo Soccorso ("Una stretta di mano. Le bandiere della solidarietà")
  • Tradizioni, dialetti, proverbi ("Proverbi piemontesi")
  • Associazione Lettere e Arti (associazione culturale di Francavilla Bisio - nda; "Umanisti in Oltregiogo: Lettere e Arti fra XVI e XIX secolo")
  • Sport locale ("Storia del gioco del tamburello")
  • Sezione Ragazzi ("Mirandolina e altre storie")
  • Volumi di e su Francavilla Bisio ("Il futuro verso cui andiamo")

Ma com'è nato questo libro, dal punto di vista tecnico? 
   Innanzitutto ho iniziato il mio lavoro dall'osservazione diretta dei libri che mi circondavano in biblioteca, leggendoli con attenzione, soppesandoli, toccandoli con mano, addirittura annusandoli, perché è così che si conoscono i libri, con un contatto umano, proprio come accade con le persone. 
   In fondo, da un topo da biblioteca per antonomasia, non potevate aspettarvi altro! :)
Dopo il lavoro di cernita ho analizzato con attenzione questi volumi, ne ho tratto le informazioni salienti e ho composto un piccolo sunto, che potesse interessare e invogliare le persone alla lettura dei volumi stessi.

Si tratta sostanzialmente di uno strumento semplice ma utile, accattivante, nato per dimostrare come, anche nella biblioteca di un piccolo paese, si possano trovare dei veri e propri tesori nascosti. 
Un'esperienza importante, che ci permette di comprendere come una biblioteca possa diventare non soltanto un luogo di mero prestito di libri, ma un punto di incontro, un luogo dove si fa e si trasmette cultura, un luogo prezioso che ogni comunità dovrebbe avere la fortuna di possedere. 

Spero di non avervi annoiati con questa mia piccola storia, o meglio avventura, ma ve l'ho raccontata per dimostrarvi che anche il più piccolo dei lavori, se fatto con passione, con impegno, con il cuore insomma, può diventare un'importante esperienza di crescita formativa e personale, un'occasione da non perdere. 

E, per concludere in bellezza, ecco il video che riassume il mio discorso in occasione della presentazione del mio piccolo volume, un modo simpatico e autoironico per mostrarvi, una volta tanto, la faccia (e l'eccessiva gestualità, mea culpa!) di chi vi scrive ormai quotidianamente:


Per chi fosse interessato, per coloro che magari abitano tra Piemonte e Liguria come me ma non solo, sappiate che "Il Centro Documentazione Storia Locale" è assolutamente gratuito, scrivetemi se interessati! :) 

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