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martedì 1 settembre 2015

#cinema: Addio a Wes Craven, il "papà" di Nightmare e Scream.

Ho avuto bisogno di 24 ore buone per metabolizzare la notizia del lutto che ha colpito il mondo del cinema horror e dello spettacolo in generale, lasciando tutti i cinefili orfani di uno dei padri fondatori del genere, un maestro indiscusso.
   Stiamo parlando di Wes Craven, leggenda vivente e "papà" di Nightmare e Scream, due film di indiscussa qualità, che hanno terrorizzato generazioni e generazioni di ragazzi (e non solo).
   Sconfitto da un male che lo consumava ormai da anni, un tumore maligno al cervello, se n'è andato all'età di 76 anni, e ha portato con sé anche un pezzo di storia del cinema contemporaneo.




Chiunque abbia solo anche un briciolo di passione per l'horror non può prescindere da queste due pellicole, pregne di angoscia e paura, violenza e suspense, terrore allo stato puro.
   Craven è entrato nell'Olimpo del cinema horror mondiale nel 1984, creando un personaggio che sarebbe poi diventato un'icona cinematografica assoluta, Freddy Krueger (Robert Englund), dai tratti distintivi ben caratterizzati: cappellaccio, maglione a righe verde e rosso, volto devastato dalle ustioni, in grado di insinuarsi nei sogni delle proprie vittime e uccidere i poveri malcapitati.    
   Ammettiamolo, dopo averlo visto nessuno è più andato a dormire tranquillo e beato, almeno per qualche tempo dopo la visione del film.
   Pensate che la fama di Freddy è tale che l'American Film Institute lo ha inserito nella lista dei 50 migliori cattivi di sempre della storia del cinema, al quarantesimo posto.




A Craven va anche attribuito il merito di aver lanciato, nello stesso film, l'esordiente e giovanissimo Johnny Depp, alla sua prima esperienza cinematografica, un talent scouting tra i più riusciti della storia del cinema americano.

L'altro film culto di Craven è Scream, che ruota attorno alla figura di un serial killer, il cui volto resta celato da una maschera dai lineamenti distorti che ricorda un po' l'Urlo di Munch, il quadro che ispirò il regista durante le fasi preparatorie del film.

Tuttavia, forse non tutti sanno che il primo film di Wes Craven risale al lontano 1972,  L'ultima casa a sinistra, un successo noto ancor oggi; stesso discorso per un altro grande capolavoro sui generis del 1977, Le colline hanno gli occhi.

Un regista "anomalo", che per primo decise di esplicitare al suo pubblico le regole e i meccanismi del film horror, come accade in una delle scene più famose di Scream, dove uno dei personaggi, ironicamente, quasi rivolgendosi al pubblico di spettatori, spiegò le cose "da non fare mai" in un film di questo genere, ovvero:
"Ci sono delle regole precise che devono essere rispettate se si vuole sopravvivere in un horror, va bene? E vado a incominciare. Numero uno: non si deve mai fare sesso. Mai! No! È proibito! È proibito! Sesso uguale morte! Va bene?! Numero due: mai ubriacarsi o drogarsi. No, perché è il peccato, peccato per estensione della regola numero uno. E numero tre, mai, mai e poi mai in nessun caso dire: torno subito. Perché non si torna più."
La prova che si può essere ironici e terrorizzare il prossimo senza perdere fascino e raffinatezza stilistica.



Craven appartenne ai cosiddetti “masters of horror”, quel gruppo di artisti, tra cui spiccano anche George Romero, Tobe Hooper e John Carpenter, nutrito di controcultura giovanile anarchica a libertaria, basata sul contrasto degli ideali stereotipati di una nazione sulla via della dissoluzione, gli Stati Uniti degli anni Sessanta, zeppi di morti, violenza e privazione della libertà individuale e collettiva.

Craven ha fatto parte di quell’avanguardia cinematografica che ha raffigurato, nei propri film, l’orrore del proprio tempo, la paura di non poter esprimere il proprio pensiero, il suicidio di uno Stato in diretta mondiale.
   Un significato politico, etico e sociale che vena tutte le sue opere, in controtendenza con il cinema horror attuale, che propone violenze inaudite e fini a se stesse, totale assenza di ideali e di una preparazione culturale di base imprescindibile in un mestiere di questo genere, che diventa vocazione, specialmente quando si raggiungono questi livelli.

Riposa in pace, Wes, sono sicura che i tuoi sogni non verranno turbati dalle tue creature, rimaste orfane ma non per questo meno amate dagli horror addicted di tutto il mondo.    

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