Mi sono fatta un po' attendere, lo ammetto, ma finalmente ho avuto il tempo di sedermi a tavolino, davanti all'inseparabile pc, per potervi raccontare, brevemente, del mio viaggetto in
Toscana, e più precisamente nella splendida
Firenze.
L'occasione è capitata quasi per caso, decisamente inaspettata, e con pochissimo preavviso, rispetto ai miei soliti
2/3 mesi di cui necessito per studiare tappe e itinerari che manco
Alberto Angela nei suoi momenti migliori riuscirebbe ad eguagliar peer precisione e maniacalità assoluta e totale.
Come vi dicevo, ho colto l'occasione: il ferroviere che mi sta accanto da ormai 7 anni ha dovuto fare un corso di aggiornamento proprio nel capoluogo fiorentino, e io potevo forse starmene a casa buona buona?!
Giammai,
carpe diem e, valigia dal peso improponibile al seguito, sono saltata sul treno (
sì, perché noialtri si viaggia sempre così, ormai lo sapete..), pronta ad esplorare il "mondo".
In realtà a
Firenze ero già stata due volte, ma durante dei classici weekend romantici, durante i quali si gira ma in modo non sufficientemente approfondito per i miei ossessivi gusti.
Questa volta, invece, posso dire di aver girato praticamente sempre in solitaria, e ammetto che è stata un'esperienza assolutamente utile e decisamente piacevole:
sola 9 ore al giorno circa, ho imparato a cavarmela nella difficile attitudine dell'
orientamento, che è forse il mio più grande limite: portatemi in un qualsiasi luogo, e anche dopo 20 volte, sarò ancora in grado di perdermi nei meandri della mia confusione totale.
Invece ho appurato sulla mia pelle che, quando non hai nessuno su cui contare, se non su una banalissima cartina della città
very very used, allora sì che ci si sveglia, eccome.
Mi sono ripromessa di basarmi soltanto su questa, niente informazioni chieste in giro, né tantomeno navigatore satellitare sul cellulare, soltanto me medesima e un foglio di carta in mano: il primo giorno credo di aver girato a vuoto complessivamente un paio d'ore, forse più, per riuscire a capire da che parte fossi girata, ma da lì la strada è stata tutta in discesa.
E poi diciamocelo, perdersi all'interno del centro storico di una delle città più belle al mondo, non può che essere un'esperienza più che piacevole.
Per quanto riguarda il viaggio vero e proprio, il primo giorno tappa d'obbligo al
Duomo di Santa Maria Novella e al
Battistero; c'ero già stata, ma rivederli è sempre un'emozione per cui vale la pena ritornare.
Inoltre, sempre all'interno della
Cattedrale, è possibile visitare un interessante museo che mostra, oltre a
reperti di epoca romana, anche le
preesistenze sotto lo strato pavimentale odierno, veri e propri scavi decisamente suggestivi.
Per non parlare del
Museo dell'Opera del Duomo: la maestosità e la bellezza dell'architettura si fondono con la sapienza di maestri cesellatori di incredibile ricchezza.
E il primo giorno è stato sicuramente quello più
strong, come già vi avevo anticipato in diretta durante la mia permanenza fiorentina: la
salita in cima al campanile di Giotto, 85 metri per un totale di 414 scalini, un'esperienza da cardiopalma, che tuttavia merita ogni singola goccia di sudore versato, grazie al magnifico panorama che potrete godervi da lassù.
Oltre alle mete più scontate, dalle quali è impossibile prescindere, vi consiglio una piccola chicca: la
Sinagoga ebraica di Firenze, testimonianza storica di rara bellezza, un tripudio di oro, decorazioni, il tutto condito da quell'alone di misteriosa soggezione che soltanto le chiese di altre confessioni, a mio parere, sanno dare.
Altra tappa obbligatoria
Palazzo Vecchio, nella splendida
Piazza della Signoria: all'interno troverete un interessante museo, e non perdete la parte degli scavi romani, proposti in maniera semplice ma decisamente affascinante, con tanto di video interattivi che faranno la gioia anche dei più piccini.
Stesso discorso per il
Museo del Bargello, sul quale non mi dilungo poiché esiste già un sito riccamente fornito di informazioni dettagliate.
E degli
Uffizi? Ne vogliamo parlare? Se non ci siete ancora stati vedete di rimediare subito. Sì, è una minaccia...
Scherzi a parte, questo è sicuramente un ottimo periodo per visitarli: code pressoché inesistenti, fattore eccezionalmente raro, poiché solitamente è quasi necessaria la prenotazione, onde evitare di dover attendere fuori per ore.
E ora una carrellata di tutto ciò che non potete perdere assolutamente nel
cento storico di Firenze, con una
top ten mordi e fuggi:
- Palazzo Medici Riccardi
- Badia Fiorentina
- Chiese di OrSanMichele, Santa Croce, San Lorenzo e Cappelle Medicee
- Chiesa e annesso Museo di San Marco (per gli appassionati di pittura medievale, specialmente di Beato Angelico)
- Casa di Michelangelo Buonarroti
- Gallerie dell'Accademia (non vedere almeno una volta nella vita il David di Michelangelo - quello in piazza è una copia, dunque non vale - e i Prigioni è un delitto, e dovrebbe essere penalmente punito!)
- Ponte Vecchio (se avete i soldi per acquistare anche qualche manufatto di oreficeria, avete tutta la mia più cocente invidia, sappiatelo...)
- Palazzo Pitti con relativi Museo degli Argenti e del Costume (mi raccomando scarpe comode, la ricchezza del percorso potrebbe stremarvi)
- Giardini di Boboli e Giardini Bardini (vedi sopra)
- Cene abbondanti presso qualsiasi ristorante/trattoria locale: si mangia non bene, si mangia divinamente (e almeno una volta, la Fiorentina, rigorosamente con filetto e al sangue, ci sta tutta, non fare i taccagni, su su...)
E per quanto riguarda la panza?
Niente paura, come sempre ho dato abbondantemente anche in questo campo, tra fiorentina, ribollita, crostini e bruschette, taglieri di salumi, pappardelle al cinghiale, trippa e cantucci col vin santo.
Qualche consiglio su dove mangiare? Sicuramente consigliatissime le trattorie "Da Giorgio", "L'Antico Fattore", "Il cantastorie" e "Da Zazà", tutte in pieno centro.
E infine, una piccola parentesi: lo shopping.
Ebbene sì, mi sono lasciata tentare, e un giretto al mercato del Porcellino e a quello del quartiere San Lorenzo (decisamente più economico) non potevo non concedermeli: per i profani sappiate che qui troverete tutti prodotti in classica pelle e cuoio fiorentini, tra cui borse di ogni foggia, cinture, giubbotti e scarpe, ma anche agende realizzate con la pregiata carta fiorentina e foulard in seta finissima.
Insomma, partite con due soldini in tasca se potete, tornerete a casa certamente soddisfatti.
Nel complesso non vi avrò fornito dettagli particolarmente arcani, ma una cosa ve la posso dire con certezza: Firenze è una città decisamente vivibile, a misura d'uomo, sia a livello di comodità (pur essendo ricchissima di attrazioni da non perdere, si riesce a girare tranquillamente a piedi) che di tranquillità, dove una ragazza può andare ovunque, e da sola, senza trovare la benché minima difficoltà, anche grazie all'incredibile calore e all'accoglienza che caratterizza la gente che abita questa meravigliosa città.
Se siete in procinto di organizzare una piccola vacanza proprio qui, vi consiglio di girarla senza fretta, godendovi ogni suo angolo, ogni via, ogni piazza; potrete così immergervi in quella che è pura bellezza, tra quei prodotti dell'ingegno umano che ci fanno un po' rivalutare la nostra razza impestata (e ne abbiamo taaanto bisogno, viste le boiate che ci tocca ascoltare quotidianamente...).
E dopo un sacco di parole, lasciamo spazio alle immagini, un piccolo assaggio del mio diario di viaggio fotografico...