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E allora proseguiamo con la nostra avventurosa partnership con la recensione di una giovane autrice che promette decisamente bene: quest'oggi parliamo di "Non dirmi addio" di Reika Kell: buona lettura!
Lise è una ragazza dal vissuto difficile: sopravvissuta a un incidente che l'ha lasciata orfana dell'adorata madre e ricoperta di ferite (nell'anima, più che nel corpo, e sono le più difficili da rimarginare), si ritrova nuovamente a Hopefield, nell’albergo di famiglia, doloroso luogo della memoria capace di evocare gli spettri di un passato difficile da digerire.
La ragazza vi fa ritorno dopo anni, dopo esser fuggita col rocker Colin, bello e dannato, e aver rinnegato un padre depresso e una sorella che, da sola, tenta di salvare l'insalvabile.
Lise finirà per mettere in dubbio la propria vita e le proprie certezze, specialmente dopo l'incontro con Adam, un giovane scrittore misterioso, tanto superbo e arrogante quanto sensuale e malinconico.
Questo il tratteggio della trama di Non dirmi addio, romanzo sorprendente di Reika Kell, un volume che, fin dalle prime pagine, è in grado di catturare l'attenzione (e il cuore) del lettore.
Sarà grazie alla maestria del filo narrativo, allo stile pulito, evocativo, suggestivo, alla caratterizzazione dei personaggi, estremamente curata ed efficace, fatto sta che staccarsi da questo romanzo diventa veramente difficile.
La scoperta, pagina dopo pagina, del filo conduttore che lega i due protagonisti, lo sviluppo della passione che avvampa tra i due giovani, fino all'incredibile epilogo ricco di colpi di scena, tutto fa sì che le emozioni traspaiano gradualmente, facendo oscillare Non dirmi addio tra il romanzo sentimentale e il thriller psicologico, tra sensualità e dolore, sofferenza e redenzione.
Reika Kell sa trasportare il lettore in un abisso profondo e, apparentemente, insondabile, sa giocare abilmente con la gamma cromatica delle emozioni umane senza mai sbagliare un colpo, ma soprattutto sa donarci un messaggio positivo, di speranza: l'amore, quello vero, quello con la A maiuscola, quello che fa sussultare il cuore e lo rende libero, esiste; può essere mascherato, nascosto, sepolto sotto un passato di pesanti macerie ma, alla fine, emerge sempre, basta soltanto avere la pazienza, e il coraggio, di accoglierlo a braccia aperte, proprio come imparerà a fare la nostra Lise.